lunedì 24 agosto 2015

Dente di leone o Soffione o Tarassaco..


“Guardate le mie foglie dentellate,
soffiate le lancette del soffione
guardate, fra le siepi, le mie ondate, 
guardate il prato, il sentiero, 
guardatemi in giardino, allegro e fiero!
Raccoglietemi pure: io cresco ancora, 
senza chieder permesso né scusarmi, 
che fate con le vostre zappe, allora?
Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi può fare impressione, 
perché io sono il Dente di Leone!”

Poesia tratta dal libro di Cecily Mary Barker Le Fate dei Fiori – Il Libro delle Bambine” 



Ungaretti


DOVE LA LUCE
1930 

Come allodola ondosa 
Nel vento lieto sui giovani prati, 
Le braccia ti sanno leggera, vieni. 
Ci scorderemo di quaggiù, 
E del mare e del cielo, 
E del mio sangue rapido alla guerra, 
Di passi d'ombre memori 
Entro rossori di mattine nuove. 
Dove non muove foglia più la luce, 
Sogni e crucci passati ad altre rive, 
Dov'è posata sera, 
Vieni ti porterò 
Alle colline d'oro. 
L'ora costante, liberi d'età, 
Nel suo perduto nimbo 
Sarà nostro lenzuolo

Edward Hopper colui che sapeva "dipingere il silenzio"

"Early Sunday" 1930 

"Hotel Room"

« Edward Hopper […] ritrasse coloro che sembravano sopraffatti dalla società moderna, che non potevano rapportarsi psicologicamente agli altri e che, con gli atteggiamenti del corpo e i tratti facciali, indicavano di non avere mai avuto una posizione di autorità. […] »
(M. Baigell - Arte Americana, 1930-1970. Milano 1992.)

Vilhelm Hammershøi "Il poeta del silenzio"



Ti scrivo qui, da questo tavolo

remoto…di una sfera lanciata nello spazio.

Schiude la tua icona 
il fondo luminoso.

E tu segui le fragili architetture…
ma il passo che risuona a lungo nell’oscuro
è di chi va solitario e altro non vede
che questo cadere di archi, di ombre, di pieghe.

Ritorna domani più freddo, vento del Nord, 
sconvolgi i libri d’ore nei solai,
e tutto sia lente tranquilla, dominio, prigione 
del senso che non dispera! Ritorna più forte
Vento del Nord che rendi care
Le catene e suggelli le spore del possibile!
 

Notizie dall’Amiata

Eugenio Montale


domenica 23 agosto 2015

Frida Kahlo: pittrice della sua realtà



Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

« Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni. »
(Frida Kahlo, Time Magazine, "Mexican Autobiography", 27 aprile 1953)