Ti scrivo qui, da questo tavolo
remoto…di una sfera lanciata nello spazio.
Schiude la tua icona
il fondo luminoso.
E tu segui le fragili architetture…
ma il passo che risuona a lungo nell’oscuro
è di chi va solitario e altro non vede
che questo cadere di archi, di ombre, di pieghe.
Ritorna domani più freddo, vento del Nord,
sconvolgi i libri d’ore nei solai,
e tutto sia lente tranquilla, dominio, prigione
del senso che non dispera! Ritorna più forte
Vento del Nord che rendi care
Le catene e suggelli le spore del possibile!
Notizie dall’Amiata
Eugenio Montale
Nessun commento:
Posta un commento