giovedì 29 gennaio 2015
mercoledì 28 gennaio 2015
AMORE E PSICHE: la favola dell'Anima
martedì 27 gennaio 2015
ART BRUT: uno sguardo sottile su Aloise
Colpisce la storia di Aloïse Corbaz: innamorata di Kaiser Gugliemo II, sopraffatta dalla schizofrenia, è stata internata in un manicomio e lì ha trascorso la sua vita fino alla fine.
Il mondo esterno in cui aveva vissuto era andato in pezzi, costretta all’isolamento dalla società, ha trovato in sé la forza per far vivere il suo mondo interno.
Nelle opere di Aloïse troviamo re, regine, principi e principesse, fiori, … una continua rappresentazione di storie d’amore. Spesso creava la notte, nel silenzio, nei bagni, su carte furtivamente raccolte, talvolta unite con ago e filo. Una storia romantica e tragica allo stesso tempo.
I colori forti, la femminilità sempre e ovunque rappresentata. Lei credeva in un sogno e solo rappresentandolo poteva farlo esistere, a dispetto di tutto e tutti, a dispetto dei medici e delle convenzioni sociali.
Possiamo chiamare follia quell’istinto primordiale di sopravvivere a tutto, alle proprie sciagure, a sentire che si può “morire fuori ma non dentro”?
Io penso che sia una grande testimonianza che al di là delle “patologie”, l’arte, intesa come libera espressione di se stessi, possa aiutare chiunque a tenere ben stretti i propri sogni e a farli librare nell’aria.
lunedì 26 gennaio 2015
L'essenziale
Partire all'avventura, come Ulisse
In questi giorni ho ripensato ad Ulisse e al viaggio che intraprese alla scoperta di se'.
Partire dalla terra natale, lasciare casa, affetti, sicurezze, per trovare chissà che cosa...
Ma senza questo viaggio ricco di conoscenze, di ostacoli, di sfide, non avrebbe potuto superare le proprie paure e focalizzare il proprio progetto di vita.
La nostra vita e' come quella di Ulisse, ad un certo punto dobbiamo prendere in mano le redini della nostra vita, staccarci dai "se" e dai "ma"e partire alla ricerca di noi stessi.
Sarà un viaggio lungo e dovremo essere pazienti e coraggiosi, ma arriverà il momento in cui anche noi torneremo ad Itaca e la apprezzeremo perché i nostri occhi avranno una nuova luce, perché sapremo di essere al posto giusto nel momento giusto.
Un Amore infinito
"Una delle sensazioni più belle al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte." cit.
Grazie a tutte le persone che in questo periodo mi scaldano il cuore e portano luce dove pensavano non ve ne fosse più.
E' questa la Vera ricchezza, la Vita che scorre, la fiducia nei propri passi ed in quelli degli altri. Perché stringendoci le mani possiamo proseguire e cambiare un piccolo frammento di mondo, partendo dal nostro.
Questo e' Amore!
domenica 25 gennaio 2015
Materiali artistici, veicoli di emozione
giovedì 22 gennaio 2015
I miei momenti (17.05.2014)
Quando nasce e riposa il giorno
Quelli sono i miei momenti
Dedicati delicati
In cui trovo la mia dimensione.
Ritrovo tutto:
I suoni i rumori i colori il silenzio
Che durante il giorno non sono permessi.
Mi affascina il solo stare immersa
In questa nuvola di pace
Dove sono io come protagonista del cammino che faccio
Solitaria ma consapevole
Ed è dolce non sentire se non quello che il cuore prova
Manipolando la Creta
La creta è un materiale malleabile, che dal “blocco” prende la forma che gli si dà, attraverso la pressione delle dita, delle mani.
Si può togliere, aggiungere, creare forme reali o fantasiose, “casuali”.
In tutto ciò la sensazione è diversa rispetto ad utilizzare un supporto cartaceo, tempere, acquarelli, …
E’ un’esperienza polisensoriale: ha un profumo, è fredda, appiccica…
Tutto è plasmabile! Le nostre dita possono accarezzare, lisciare la creta, oppure creare buchi. Possiamo realizzare forme, animali, facce, qualsiasi oggetto e modificarli in corso d’opera.
Lo spazio tridimensionale aiuta a far emergere se stessi, i propri sentimenti.
Si sente la potenza di questo materiale, come se fosse terra/origine, un ricordo antico…
Quando la creta inizia ad asciugarsi assume un colore grigio chiaro ed alcune parti sottili o che non hanno ben aderito possono staccarsi. Qualora succeda può essere frustante, come nella vita quando qualcosa non è come si pensava. E su ciò si può lavorare.
Qualora invece dia fastidio come materiale al tatto è consigliabile l’utilizzo di guanti.
Dare forma alla materia aiuta la propria consapevolezza e l’esserci in quel preciso momento.
Mentre si aggiunge creta è come se si creasse una struttura, una base, mentre quando si toglie o si distrugge, è come se si facesse spazio, come se si rimuovesse ciò che non fa parte di sè.
Il potere della creta aiuta a passare da un’esperienza istintiva a cercare riflessione e risposte dentro di noi.
Il "Cadavere Squisito"
Il "Cadavere Squisito" è un gioco di origine surrealista che consiste nel creare un'immagine o un testo, in un lavoro di gruppo.
Noi abbiamo provato prendendo tre cartoncini neri formato A2, piegati ciascuno in tre parti.
Ognuna di noi ha lavorato su una di queste parti, ripiegando il foglio terminata l'immagine, passandolo all'altra.
La sorpresa nel vedere il risultato finale: colori e forme che riprendono, richiami, un senso di continuità... Questa è la "magia dell'inconscio"!!
mercoledì 21 gennaio 2015
La Danza della poesia
Da pochi mesi mi sono iscritta ad un corso di danza del ventre e, incuriosita dalle sue origini, sto conoscendo questa danza antica.
Nata come culto della Dea Madre, la danza del ventre veniva praticata durante i riti di fecondità e prosperità, non solo in Medio Oriente (diversi reperti archeologici lo confermano). Il mito della Dea Madre è infatti presente in diverse culture e in diversi periodi storici (Venere per i romani, Demetra per i Greci, Iside per gli egiziani, Ishtar nella mitologia babilonese, …).
La pancia della donna (in quanto simbolo di procreazione, fertilità, accoppiamento, nutrimento), quale aspetto centrale nella danza del ventre, ci conduce fino al mistero della vita, all’immagine della donna quale madre e all’origine di ogni cosa.
A parte i benefici che ne trae il corpo, nella postura e nel rilascio delle tensioni, “magica” è la sensazione della “meditazione attiva, in movimento”.
Il corpo segue quasi naturalmente la musica, che ha suoni ritmati, spesso accompagnati da un unico strumento. Una musica che si fonde con i movimenti ancheggianti, con gli otto, con i passi dei piedi a contatto con la terra. Lo stesso corpo della donna, attraverso la cintura di chiffon produce, un suono di campanellini ad ogni movenza.
La nostra femminilità riemerge attraverso il contatto con la terra, le nostre radici. Mentre il corpo segue i movimenti sinuosi, ampi, sempre più emerge la sensazione di ondeggiare portando l’acqua che è dentro di noi, la sorgente della vita.
Attraverso la musica e la danza, la creatività ritrova un suo spazio dove la ragione si concilia con la passione. Affiorano gioia, complicità e fiducia in noi stesse, nelle nostre capacità.
La disposizione in forma circolare consente di celebrare un femminile positivo. Inoltre il gruppo porta a un naturale confronto utilizzando un mezzo di comunicazione “non verbale”. Ed il saluto, alla fine del corso, la congiunzione delle mani, è carico di un “grazie” ad ognuna per esserci stata, con tutta sé stessa, ed allo stesso tempo è un “arrivederci”.
Consigliato anche alle donne in gravidanza, è una danza che non ha proprio controindicazioni, anzi è la danza che forse meglio celebra il contatto che ognuna di noi dovrebbe sempre avremo col proprio io femminile, con la propria identità.
Namasté, Elena
La rinascita dell'Anima
domenica 18 gennaio 2015
"Mangia, prega, ama", parole che entrano nel cuore...
"Se sgomberi lo spazio mentale che stai dedicando al pensiero ossessivo di quest’uomo, otterrai un vuoto – una possibile apertura. E indovina che cosa farà l’universo quando troverà quell’apertura? Ci si precipiterà dentro – Dio si precipiterà dentro e ti riempirà di più amore di quanto avresti mai potuto sognare."
"Quando mi sento sola in questi giorni, penso ‘ Se ti senti sola, sta’ sola Liz. Disegna una mappa della solitudine, fermati a studiarla. Goditi tutto quanto puoi, ma non usare più il corpo o i sentimenti di un’altra persona come un libretto di appunti per i tuoi desideri."
sabato 17 gennaio 2015
Pittura col mocio...
venerdì 16 gennaio 2015
La Dea della Luna
Nell'antica Babilonia era diffuso il culto della dea ISHTAR, la grande dea Madre, la dea della luna, le cui sacerdotesse praticavano il loro rito religioso attraverso delle danze sacre ondulatorie e sinuose, molto simili all'attuale danza orientale. La dea madre corrispondente per gli antichi egizi fu IASET. Iaset, come Ishtar, e' la dea della luna e si esprimeva in tutta la sua bellezza. La donna egiziana era il riflesso di questa dea misteriosa e affascinante e danzava in suo onore, durante i riti sacri, perche' Iaset esprimesse tutto il suo potere, per concederle la fecondita', la femminilita' e la bellezza.
BELLA ROSENFELD: una grande donna accanto ad un grande uomo
giovedì 15 gennaio 2015
I libri nel mio mondo
RIFLESSIONI SULLA TEORIA DELLA GHIANDA (Hillman)
Diamo sempre tutto per scontato: il fatto che siamo su questa terra, che siamo vivi, che siamo come siamo “perfetti”, “imperfetti”, alti, bassi,… Non pensiamo mai che dovremmo ringraziare, al di là che ci riconosciamo o meno in una dottrina religiosa, il fatto che NOI SIAMO! E SIAMO QUI ORA CON IL NOSTRO CORPO, LA NOSTRA ANIMA, il nostro cuore batte, il nostro cervello pensa, il nostro corpo si muove.
Tante volte mi arrabbio quando sento descrivere i bambini come fonte di patologie. “Iper” qualcosa, “troppo” qualcosa, “non abbastanza”.
mercoledì 14 gennaio 2015
Pensieri con Beuys
Vedendo invece la foto con la lepre, dove Beuys è un’opera, e leggendo di come si immerge nella natura, nel mondo e vivere degli animali e come usa i suoi prodotti (per esempio per lui il miele non è simbolico ma è il prodotto dalle api, le creature che incarnano l’ideale di società laboriosa di calore e fratellanza), penso alle opere di Chagall, dove anche lì troviamo quell’essenzialità, quel mondo interno legato all’esterno, quella fiducia nel futuro, l’importanza e la presenza della natura, degli animali,… E ciò mi sembra un collegamento…
Un nuovo inizio
Elena