A sei anni scrivevo brevi racconti
fantasiosi sempre con un lieto finale. Ricordi offuscati ... c’erano orsetti,
gattini, bambini, personaggi dei cartoni animati a me cari. L’insegnante non
credeva fossero miei prodotti, neanche molto i miei genitori. Forse distratti dalle responsabilità, dal
menage familiare… o forse solo non pronti.
Quante volte noi adulti non osserviamo seriamente i bambini perché non riusciamo a spegnere quel "motore" che parte per noi ogni
mattina. Riusciamo solo ad accelerare e cercare di arrivare ovunque. Spesso non capiamo neanche quello che
stiamo facendo, ma lo facciamo comunque, imperterriti.
Torniamo alla scrittura, ... e poi alla lettura ad alta voce,
con cadenza, con interpretazione, fin da subito. La fantasia, i personaggi
erano il mio mondo, il modo di colorare tutto ciò che mi circondava. E poi dall'eta' di dieci anni arrivai ai libri di piccole donne, gialli per adolescenti
per poi conoscere “must” come le opere di Agatha Christie, Virginia Woolf, Dostoevskij,
Shakespeare, Svevo, Joyce, e tanti altri… Le loro parole per me non erano
antiche, non erano lontane. Magari mi serviva solo rileggere più volte alcune pagine,
fermarmi a pensare, ma tutto era lì, si aprivano nuove e splendide finestre. E la mente viaggiava e incontrava tempi
lontani, si immedesimava. Ricchi erano i sogni in quel momento.
Sono sincera nel dire che non ricordo il contenuto di alcuni libri letti, ma è come se ciascuno di loro fosse “entrato in me”, “diventato parte di me”. Come una spugna che assorbe... Non memorizzo date, particolari o frasi, a
differenza di altri non ho questa capacità. Piuttosto mi vengono in mente le copertine, i profumi delle pagine, i colori delle mie fantasie, il luogo dove leggevo... Sin da piccola era il mio momento esclusivo, il mondo in cui mi immergevo: un libro, la mia stanza, le mie sensazioni, il
mio pensiero che senza paura della follia vagheggiava.
Dopo tanti anni in cui avevo letto quasi solo libri sulla gravidanza o sull'educazione dei bambini, sono tornata ora, con fatica (disabitudine!), a
leggere quei contenuti che per molte persone sono “pesanti”, per me invece
fonte di ispirazione e grande tesoro per l'umanità. Serve solo una semplice chiave di lettura.
Grazie alle ninfe che mi hanno
portato qua! Siamo soli, ma insieme agli altri siamo un tuttuno, un cerchio, un
piccolo mondo.
Elena
Nessun commento:
Posta un commento