La creta è un materiale malleabile, che dal “blocco” prende la forma che gli si dà, attraverso la pressione delle dita, delle mani.
Si può togliere, aggiungere, creare forme reali o fantasiose, “casuali”.
In tutto ciò la sensazione è diversa rispetto ad utilizzare un supporto cartaceo, tempere, acquarelli, …
E’ un’esperienza polisensoriale: ha un profumo, è fredda, appiccica…
Tutto è plasmabile! Le nostre dita possono accarezzare, lisciare la creta, oppure creare buchi. Possiamo realizzare forme, animali, facce, qualsiasi oggetto e modificarli in corso d’opera.
Lo spazio tridimensionale aiuta a far emergere se stessi, i propri sentimenti.
Si sente la potenza di questo materiale, come se fosse terra/origine, un ricordo antico…
Quando la creta inizia ad asciugarsi assume un colore grigio chiaro ed alcune parti sottili o che non hanno ben aderito possono staccarsi. Qualora succeda può essere frustante, come nella vita quando qualcosa non è come si pensava. E su ciò si può lavorare.
Qualora invece dia fastidio come materiale al tatto è consigliabile l’utilizzo di guanti.
Dare forma alla materia aiuta la propria consapevolezza e l’esserci in quel preciso momento.
Mentre si aggiunge creta è come se si creasse una struttura, una base, mentre quando si toglie o si distrugge, è come se si facesse spazio, come se si rimuovesse ciò che non fa parte di sè.
Il potere della creta aiuta a passare da un’esperienza istintiva a cercare riflessione e risposte dentro di noi.
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